Annullata dal Tar l'aggiudicazione dell’appalto per la biblioteca di Rovereto a Euro & Promos

Venerdì, 12 Febbraio 2016 15:16:00

Il Tar ha condannato il Comune di Rovereto a ripetere la valutazione di congruità dell'offerta.

Difeso il principio che non si può risparmiare sul costo del lavoro per vincere gli appalti e alterare la concorrenza.

Il caso di Rovereto segna un nuovo importante punto nella lunga e faticosa partita in difesa del buon lavoro nell’ambito delle gare d’appalto dei servizi. Il Tar di Trento ha infatti annullato la delibera del Comune di Rovereto che a novembre del 2015 aveva assegnato alla cooperativa Euro & Promos l’appalto dei servizi di front office e catalogazione dei libri della Biblioteca civica.

Il ricorso del Consorzio Lavoro Ambiente, dunque, ha avuto l’importante effetto di far riconoscere come l’istruttoria effettuata dal Comune di Rovereto sia stata superficiale (§16.2 della sentenza: “emerge con palese evidenza il grave deficit istruttorio in cui è incorsa la commissione di gara”), senza minimamente approfondire se venisse garantito il rispetto dei vincoli di legge, in particolare riguardo all’applicazione dei contratti di lavoro e il riassorbimento del personale attualmente impiegato, come peraltro imponeva lo stesso bando di gara.

La sentenza del Tar ha stabilito che è compito della stazione appaltante – quindi in questo caso il Comune – verificare approfonditamente da dove derivi il ribasso proposto dalle concorrenti, prima di decidere a chi assegnare l’appalto, evidentemente escludendo le offerte di chi conteggia i costi non applicando regolari contratti di lavoro e non rispettando quanto previsto dalle norme di gara.

Questa sentenza esemplare, dunque, obbliga il Comune a rifare la valutazione sulla congruità e sostenibilità dell'offerta economica di Euro & Promos, tenendo presente i paletti posti dai Giudici amministrativi nella sentenza stessa, prendendo cioè in esame tutti gli aspetti che vanno compresi sotto all’ombrello ‘costo del lavoro’, quindi anche ferie, malattia, anzianità e altri istituti di legge non calcolati dall’impresa aggiudicatrice nel presentare la sua offerta.

In questo modo viene garantito il principio della par condicio dei concorrenti, evitando di arrecare danno in sede di aggiudicazione dell’appalto alle imprese che agiscono responsabilmente nei confronti dei propri dipendenti. Un passo importante, dunque, nel cammino per la difesa del ‘buon lavoro’, in cui Consorzio Lavoro Ambiente, Federazione e cooperative associate sono impegnate da tanti anni.